Franco Berrino: l’olio extravergine è un salva vita, ma deve essere di qualità

In occasione di un'intervista a L'arena di Verona in vista della serata per il Premio Città Torri del Benaco, in programma l'8 ottobre, il professor Franco Berrino ha ricordato con la serenità e la forza di chi sa che la salute passa anche da scelte semplici, ricordando che bastano dieci grammi al giorno di olio extravergine di oliva per ridurre la mortalità complessiva del 10 %. Ma la sua intervista non si è fermata ai numeri: ha evidenziato come gli italiani spesso non sappiano distinguere un olio di qualità, cadendo nella trappola del prezzo più basso.
Berrino ha esposto l’amara verità: quando l’olio è venduto a prezzi troppo bassi rispetto a ciò che il processo produttivo “vero” richiede — raccolta tempestiva, spremitura a freddo, criteri di qualità e conservazione corretta — è probabile che quel prodotto sia stato “tagliato”, miscelato o non mantenuto correttamente. In sostanza, un olio a prezzo stracciato raramente è extravergine autentico, o quantomeno non con le proprietà protettive che si attribuiscono all’olio d’oliva di qualità. Un olio di qualità non può costare meno di 12, 13 euro al litro. Un olio di oliva biologico deve costare anche 15 euro al litro.
Nel racconto di Berrino, dunque, emerge un’idea centrale: non basta usare olio ogni giorno, bisogna anche sceglierlo bene. L’olio extravergine, se autentico, è un alimento ricco di antiossidanti, polifenoli e sostanze anti-infiammatorie che possono contribuire a ridurre il rischio cardiovascolare, il diabete e forse persino alcuni tumori. Ma queste virtù si conservano solo se il prodotto è genuino, coltivato e lavorato con cura — il che ha un costo. Quando un olio ha un prezzo troppo basso, occorre porsi domande: qualità sacrificata? Conservazione inadeguata? Miscele con oli di qualità inferiore?
Così, per chi vuole usare l’olio extravergine come strumento di prevenzione quotidiana, il messaggio è doppio:
Consuma olio con regolarità (anche 10–30 grammi al giorno), poiché gli studi — citati da Berrino e da vasta letteratura scientifica — mostrano che l’uso costante riduce mortalità e malattie cardiovascolari.
Non inseguire il prezzo più basso: scegli oli con etichette trasparenti, che dichiarino origine, cultivar, data di raccolta e metodo di produzione. Un vero olio extravergine “salvavita” costa di più perché dietro c’è un lavoro vero.
Il Prof. Berrino ha dunque regalato una lezione che va oltre i numeri: è un invito a guardare l’olio che mettiamo in tavola con più consapevolezza — non come mera spesa, ma come investimento per la salute.