Chi non è esperto di olio di oliva appena franto, tende a scambiare il pizzicore e l’amaro dell’olio nuovo come difetti. Ecco a cosa sono dovute in realtà tali caratteristiche!
L’Olio Evo nuovo pizzica ed è amaro: un bene o un male?
Sarà sicuramente capitato a tutti noi di assaggiare dell’olio di oliva novello e notare quel leggero pizzicore alla gola, magari accompagnato da un sapore amarognolo. Molti credono erroneamente che si tratti di difetti legati all’olio di oliva, in realtà non è affatto così, si tratta di inestimabili caratteristiche che ci aiutano a distinguere un buon olio extravergine di oliva da uno di dubbia qualità.
Un sapore amaro e piccante può essere percepito come troppo forte, facendo pensare alla potenziale presenza di difetti. Al contrario, quelli sono importanti parametri di qualità dell'olio EVO : sono indicatori della presenza di sostanze salutari (es. polifenoli ) nell'olio EVO, e quindi più alti livelli di queste nell'olio EVO, più intensi saranno l'amaro e il piccante al gusto.
Se inizi a tossire non preoccuparti, è normale, stai semplicemente alimentando il tuo corpo con nutraceutici e composti salutari.
Ecco spiegato perché l’olio di oliva pizzica e può risultare più o meno acido: si tratta di caratteristiche indispensabili che ci aiutano a accompagnarci nella scelta dell’
olio migliore. Un olio extravergine di oliva che non pizzica ha probabilmente perso queste sostanze, rivelandosi più vulnerabile all’ossidazione e all’invecchiamento, oltre che meno salutare per il nostro corpo. Vediamo nel dettaglio i motivi per i quali l’Olio Evo pizzica ed è amaro!
L’Olio Evo nuovo pizzica ed è amaro: un bene o un male?
Olio nuovo è amaro? Non si tratta di una truffa o di un prodotto di scarsa qualità, ma al contrario di un olio che sprigiona tutte le sue qualità organolettiche. La percezione dell’amaro è legata alla presenza di composti fenolici, in particolare i secoiridoidi responsabili proprio del sapore amarognolo e del pizzicore, che oltre ad assicurare un elevato valore nutrizionale, permettono anche di conservare a lungo l’olio. Infatti, essendo antiossidanti, l’elevata presenza di polifenoli protegge l’olio dal processo di ossidazione che causa il sapore di rancido, tipico dell’olio conservato male.
Un olio nuovo di qualità deve poter essere conservato, senza aggiungere conservanti artificiali, per più di un anno senza alterarsi e senza diventare nocivo. Contribuiscono a conferire all’olio nuovo un sapore amaro anche la tipologia di olive utilizzate, il loro grado di maturazione al momento della raccolta, la tipologia di spremitura e il tempo che intercorre tra la raccolta e la spremitura.
Perché l’olio nuovo pizzica?
L’olio nuovo riserva anche un’altra sorpresa: il pizzicore. Anche in questo caso si tratta solo di una e nota positiva, apprezzabile in particolar modo nel consumo a crudo, ad esempio con la classica bruschetta, con verdure crude o zuppe di legumi. L’olio nuovo che pizzica, infatti, è ricco di componenti aromatici ed ha una buona carica polifenolica. Ed è questo che distingue
gli olii migliori da quelli del supermercato. I polifenoli danno una buona stabilità all’olio nel tempo e sono antiossidanti. Prevenendo l’invecchiamento cellulare, gli antiossidanti risultano un buon aiuto per proteggere il fegato, hanno efficacia antitumorale e proteggono da malattie cardiovascolari. La sensazione di pizzicore che all’inizio può sembrare anomala e poco piacevole al gusto, con il tempo tende naturalmente ad attenuarsi.